L’Associazione Molise Pubblica Assistenza di Bojano (CB)
offre questa preziosa opportunità per chi voglia coglierla
Conosciuta anche come Buona Scuola, l’alternanza scuola e lavoro è stata introdotta nel 2015 con la Legge numero 107. Indiscutibilmente, è un vero e proprio ponte per creare una professionale futura classe lavorativa.
Oltre a questo, l’alternanza scuola e lavoro, deve anche essere considerata come una grande opportunità per incrementare quelle che possono essere le future opportunità lavorative. Altro punto a suo favore, è dato dal fatto che può concorrere anche a guidare gli studenti in un più adeguato orientamento professionale e lavorativo.
Ovviamente, data la tematica della materia, vi sono posizioni favorevoli e contrarie. Comunque, al di la di quelle che possono essere le molteplici considerazioni che si possono avere, è indiscutibile che, l’alternanza scuola lavoro, abbia un duplice vantaggio.
Il primo è, appunto, quello di divenire un utile strumento messo a disposizione degli studenti al fine di poter andare a pianificare, in modo ottimale e funzionale, il loro futuro professionale.
Il secondo, non è di certo superfluo, l’osservare come l’alternanza scuola e lavoro, dia ai docenti una possibilità ancor più incisiva di assolvere il loro compito di guida nelle attività scolastiche.
Alternanza scuola e lavoro, quel che c’è da sapere
Ma vediamo, seppure sinteticamente, quali sono le novità espresse dalla Legge di Bilancio del 2019 a riguardo della questione. Tra le principali novità, spicca il fatto che la sua nuova denominazione sia divenuta “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”.
Questa nuova nomenclatura, seppure miri ad andare a chiarire quali siano gli obiettivi, sostanzialmente, è da constatare come sia stato mantenuto il fatto che siano obbligati a svolgerla tutti gli studenti che stanno frequentando il triennio superiore. Una esperienza, pertanto, che potranno continuare a vivere al di là di come sia stata chiamata.
Per quanto verte il come si svolge l’alternanza scuola e lavoro, o meglio “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”, è da annotare che gli studenti si potranno affidare alla presenza di un tutor interno, ossia di un docente il quale andrà a guidarli per aiutarli a scegliere quello che si potrebbe rivelare essere il più conforme percorso rispetto alle ambizioni e alle attitudini dello studente.
Invece, per quello che riguarda specificatamente l’attività esterna, qui lo studente potrà essere coadiuvato da un tutor che apparterrà all’azienda o dall’organizzazione che è stata prescelta.
In ultimo, è da ricordare che al giovane verrà richiesto di firmare il patto formativo e dell’esistenza di una carta dei diritti e dei doveri, nata proprio per tutelare i giovani e garantire la sicurezza in quello che sarà lo svolgimento pratico.